Stefania Miglietta dermatologa a Modena

Il prick test

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Il prick test è una metodica efficiente, sensibile, scarsamente invasiva e sicura, di largo impiego per la diagnosi di sensibilizzazioni verso allergeni alimentari, inalatori, veleno di imenotteri, allergeni da contatto e farmaci. Può essere eseguito a tutte le età.

L'esecuzione del test consiste nella penetrazione attraverso la cute dell'avambraccio (o del dorso, nei bambini o quando gli allergeni sono numerosi) di una quantità di allergeni adeguata a determinare una risposta specifica misurabile. Tale penetrazione è veicolata dall'utilizzo di lancette metalliche o in plastica di 1-1,5 mm. E' necessario utilizzare una lancetta differente per ogni allergene testato, per evitare il mescolamento degli estratti. E', inoltre, opportuno che gli allergeni siano distanti tra loro (circa 2-2,5 cm) per evitare che eventuali positività marcate possano influenzare l'esito dell'allergene adiacente.

Eseguita la puntura con il dispositivo occorre rimuovere con cotone, garza o carta l'eccesso di allergene sempre nel tentativo di evitare che i differenti estratti si mescolino tra loro.

Gli allergeni utilizzati sono in genere allergeni standardizzati biologicamente; la loro natura e numerosità dipende dall'anamnesi del paziente e dalla realtà locale in cui il paziente vive (allergeni più rappresentati, esposizioni professionali e non, soggiorni periodici in altri ambienti...).

Prima del test:

  • La pelle della zona prescelta non deve essere pretrattata. L'uso di disinfettanti o disidratanti (alcool, etere...) può alterare il risultato per l'azione meccanica di sfregamento o dell'azione chimica del disinfettante stesso (alterazione della permeabilità cutanea, del grado di idratazione...)
  • La cute non deve essere abbronzata
  • Non assumere cortisonici ed antistaminici nei 15 giorni che precedono il test.
  • Non applicare topici antistaminici, cortisonici, immunosoppressori (inibitori della calcineurina) nella sede di applicazione del test

Lettura del test ed interpretazione dei risultati

La lettura viene eseguita circa 15-20 minuti dopo l'applicazione degli allergeni. La presenza di pomfi eritematosi e pruriginosi è segno di positività al test.

Per poter interpretare i risultati l'applicazione degli allergeni è accompagnata dall'applicazione di un controllo negativo (in genere è il diluente degli estratti ovvero soluzione fisiologica glicerinata) e di un controllo positivo (istamina 10 mg/ml in soluzione fisiologica glicerinata). In questo modo è possibile escludere la presenza di dermografismo (risposta nulla o puntiforme al controllo negativo) e di verificare che la risposta all'istamina sia positiva.

Risposte diverse dall'atteso impongono di ripetere eventualmente il test o di scegliere metodiche diagnostiche differenti.

Secondo le linee guide internazionali la risposta ad un allergene è da considerare positiva quando il pomfo ha un diametro di almeno 3 mm (indipendentemente dal diametro della reazione all'istamina). La presenza di varie positività determina in base alle dimensioni relative dei pomfi una graduazione della risposta, tenendo conto dell'anamnesi e della rilevanza clinica di tali positività.

Controindicazioni

  • Pazienti con importante dermografismo
  • Pazienti con lesioni attive in atto (eczema...) nella zona del test
  • Pazienti in terapia con antistaminici o farmaci in grado di alterare la risposta al test (chetotifene...) nei 7-15 giorni che precedono il test. Nel caso dell'astemizolo occorrono 40 giorni
  • Pazienti in terapia cortisonica nei 7 giorni-20 giorni (in caso di formulazioni retard) che precedono il test

Situazioni che possono interferire con il risultato e la sua riproducibilità

  • Affidabilità dell'estratto allergenico utilizzato/corretta conservazione dell'allergene
  • Tecnica e corretta interpretazione dei risultati
  • Età dei pazienti: il test è poco riproducibile ed interpretabile prima dei 3 anni di vita. La risposta cutanea agli allergeni e all'istamina aumenta progressivamente nel tempo fino ai 30 anni circa
  • La pregressa somministrazione di immunoterapia specifica riduce la risposta al corrispondente allergene
  • Dermografismo o iperreattività cutanea (orticaria in fase attiva)
  • Cute iporeattiva (età inferiore all'anno, uso di antistaminici e steroidi), malattie cutanee
  • Utilizzo di farmaci controindicati

Effetti collaterali

Raramente è possibile l'insorgenza di reazioni indesiderate locali, d'organo o sistemiche (eccezionali, in genere per test a farmaci, soprattutto antibiotici).

Prick by prick

E' una tecnica utilizzata quando non sono disponibili estratti commerciali affidabili della sostanza che intendiamo testare. Semplicemente si punge con il dispositivo (lancetta) prima l'alimento poi la cute del paziente secondo le stesse modalità del prick test classico.

Di Stefania Miglietta

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