La PEFS (comunemente detta cellulite) è una patologia, prevalente nel sesso femminile, caratterizzata da modificazioni del tessuto adiposo sottocutaneo che nelle fasi iniziali (AL - adiposità localizzate) determinano il semplice aumento del numero di adipociti (cellule del grasso) e successivamente evolvono verso una condizione edemato-fibro-scelrotica detta appunto PEFS (Pannicolopatia Edemato Fibro Sclerotica).
In genere le due varianti coesistono, alcune zone corporee sono caratterizzate da AL, altre tendono ad evolvere verso un quadro completo di PEFS. E' quindi inesatto considerare la «cellulite» un semplice inestetismo, ma è a tutti gli effetti un disordine vascolare e tissutale sostenuto da:
- alterazione del microcircolo venoso e linfatico
- Ipo-ossigenazione dei tessuti e progressiva stasi circolatoria
- Accumulo di cataboliti (scorie del metabolismo) a livello interstiziale
In queste condizioni gli adipociti cominciano a produrre fibre collagene che determinano la formazione di aggregati e comportano la formazione di noduli e micronoduli. La scarsa ossigenazione così aumenta e determina la comparsa di vera e propria fibrosi, responsabile degli effetti visibili della patologia:
- alterazioni del profilo cutaneo
- pelle a buccia d'arancia
- cute ipotonica e fredda, spesso dolore alla palpazione
- presenza di micro- o macronoduli
- presenza di piccole smagliature, teleangectasie (capillari) ed ematomi
- sensazione di gambe pesanti e affaticate
Quali sono le cause di PEFS?
- Disordini alimentari, abuso di sale e grassi, alcool, caffè
- Familiarità
- Soprappeso/obesità
- Vizi posturali (piede piatto o cavo)
- Disordini endocrinologici
- Farmaci (es. anticoncezionali)
- Gravidanza
- Fumo
- Stile di vita sedentario
- Alterazioni dell'alvo (stipsi)
- Abbigliamento costrittivo
Gli stadi della PEFS
Il graduale peggioramento porta al coesistere di stadi differenti in cui i danni anatomo-funzionali si sovrappongono.
Stadio 1
E' l'edema: il paziente avverte pesantezza agli arti inferiori.
Stadio 2
Le scorie si accumulano negli adipociti che rallentano il loro metabolismo. Il paziente nota la pelle «a buccia d'arancia», ipotonica e zone di adiposità localizzate.
Stadio 3
E' la fibrosi: compaiono piccoli noduli, la cute e pastosa, fredda e a volte dolente alla palpazione.
Stadio 4
Il quadro evolve verso una fibrosi sempre più marcata, la cute è dolente, possono essere compresenti segni di insufficienza vascolare.
Stadio 5
Fibrosi e sclerosi dei tessuti.
Diagnosi e varianti
La diagnosi è prevalentemente clinica, mediante l'esame obiettivo del paziente. Si può utilizzare la termografia a contatto.
Clinicamente si possono distinguere:
- forme compatte/dure
- forme molli
- forme edematose
Consigli anti-cellulite
- Bere molta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno)
- Ridurre l'assunzione di sodio (sale) negli alimenti (conservati e freschi) in quanto trattiene liquidi nei tessuti
- Intensificare l'assunzione di frutta e verdura che riducono l'assorbimento di zuccheri e grassi e contengono fibre, vitamine e sali minerali
- Correggere l'eventuale stipsi (stitichezza) per favorire il ritorno venoso
- Il fumo riduce il flusso sanguigno determinando ipo-ossigenazione dei tessuti
- Ridurre l'assunzione di caffè, cioccolato, alcolici
- Cercare di mantenere costante il peso
- Intensificare l'attività fisica