Stefania Miglietta dermatologa a Modena

Pollinosi: allergia ai pollini

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I pollini sono una delle cause più frequenti di rinite allergica, con stagionalità strettamente collegata alla distribuzione geografica e al periodo di pollinazione delle diverse specie.

La pollinosi è un fenomeno in continuo aumento che interessa circa il 15% della popolazione.

In genere esordisce nell'infanzia/adolescenza. Nel 20% dei casi scompare prima dell'età adulta, in genere comunque la sintomatologia tende a ridimensionarsi negli anni.

Talvolta alla rinite può seguire la comparsa di asma.

Sintomi

  • Rinite (starnuti, rinorrea acquosa, prurito nasale e faringeo, ostruzione nasale);
  • eventuali sintomi congiuntivali (prurito, iperemia, lacrimazione);
  • eventuale interessamento orecchio medio (otalgia, ipoacusia lieve);
  • eventuale interessamento seni paranasali (dolore e senso di pressione in corrispondenza dei seni frontali e mascellari).

Tali sintomi sono presenti, tuttavia, anche in forme non allergiche di rinite (sindrome da raffreddamento, rinite eosinofila, rinite neurovegetativa, rinite da anomalie della mucosa, rinite da farmaci - ad. Esempio ASA).

La stagionalità, la presenza costante di rinorrea acquosa e soprattutto la positività ai test allergologici confermano il sospetto diagnostico.

La stagionalità

La tabella riassume i periodi di pollinazione, passibili di variazioni annuali, nel Nord Italia, Centro e Sud Italia per le categorie di pollini maggiormente responsabili di oculorinite e asma.

Periodi di pollinazione nel nord Italia
PolliniPeriodo di pollinazionePiccoDisponibilità vaccinazione
GraminaceeMarzo-SettembreAprile-GiugnoSi, da Ottobre
BetullaceeMarzo-MaggioMarzo-AprileSi, da Settembre
ParietariaAprile-OttobreGiugno e AgostoSi, da Ottobre
OlivoMaggio-GiugnoMaggio-GiugnoSi, da Ottobre
NoccioloGennaio-AprileFebbraio-MarzoSi, da Agosto-Settembre
CipressoGennaio-AprileGennaio-MarzoSi, da Luglio
ArtemisiaLuglio-OttobreLuglio-OttobreSi, da Aprile
AmbrosiaLuglio-NovembreAgosto-SettembreSi, da Aprile
Periodi di pollinazione nel centro Italia
PolliniPeriodo di pollinazionePiccoDisponibilità vaccinazione
GraminaceeAprile-AgostoAprile-GiugnoSi, da Ottobre
BetullaceeMarzo-MaggioMarzo-MaggioSi, da Settembre
ParietariaMarzo-OttobreMaggio-GiugnoSi, da Ottobre
OlivoMaggio-LuglioGiugnoSi, da Ottobre-Novembre
NoccioloGennaio-MarzoFebbraioSi, da Agosto-Settembre
CipressoDicembre-AprileFebbraio-MarzoSi, da Luglio
ArtemisiaAprile-Agosto-SettembreAprile- Agosto-SettembreSi, da Aprile
AmbrosiaAgosto-SettembreAgosto-SettembreSi, da Aprile
Periodi di pollinazione nel sud Italia
PolliniPeriodo di pollinazionePiccoDisponibilità vaccinazione
GraminaceeAprile-LuglioAprile-LuglioSi, da Ottobre
BetullaceeMarzo-AprileMarzo-AprileSi, da Settembre
ParietariaGennaio-NovembreMarzo-MaggioSi, da Ottobre
OlivoAprile-LuglioMaggio-GiugnoSi, da Ottobre-Novembre
NoccioloGennaio-FebbraioFebbraioSi, da Agosto-Settembre
CipressoGennaio-AprileGennaio-AprileSi, da Luglio
ArtemisiaLuglio-SettembreLuglio-SettembreSi, da Aprile
Ambrosia---

Pollini di graminacee

Le graminacee sono una famiglia di piante allergeniche ampiamente distribuite (pascoli, praterie, savane, steppe e - negli ambienti urbani - prati, terreni incolti, scarpate, ai margini delle strade). Sono la prima causa di pollinosi nel mondo.

La famiglia delle graminacee è costituita da circa 9000 specie erbacee, perenni o annuali, 650 generi, di cui 350 in Italia, e 450 specie. Le più allergeniche sono Dactylis, Festuca, Poa, Lolium, Holcus, Phleum.

Anche molti cereali (grano, orzo, segale, avena, mais/granoturco, riso) appartengono a questa famiglia.

L'immissione dei pollini in atmosfera è condizionata dalle condizioni di temperatura, umidità, precipitazioni e intensità luminosa.

Le principali graminacee spontanee causa di pollinosi sono:

  • Caprinella (Agropyron repens), dente canino, pollinazione da maggio a settembre;
  • Paleo odoroso (Anthoxanthum odoratum), pollinazione da marzo a luglio;
  • Erba canina (Cynodon dactylon), pollinazione da giugno ad ottobre;
  • Erba mazzolina (Dactylis glomerata), pollinazione da maggio a settembre;
  • Paleo dei prati (Festuca arundinacea), pollinazione da aprile a luglio;
  • Bambagiona (Holcus lanata), pollinazione da giugno ad agosto;
  • Logliarella (Lolium perenne), pollinazione da maggio ad agosto;
  • Coda di topo (Phleum pratense), pollinazione da maggio a luglio;
  • Gramigna dei prati (Poa pratensis), erba fienarola, pollinazione da aprile ad agosto.

Le Principali graminacee coltivate (cereali) sono:

  • Avena (Avena sativa), pollinazione da maggio ad agosto;
  • Orzo (Hordeum vulgare), pollinazione da aprile ad agosto;
  • Segale (Secale cereale), pollinazione da giugno a luglio;
  • Grano (Triticum aestivum), pollinazione da maggio a giugno;
  • Mais (Zea mays), pollinazione da luglio a settembre.

Esiste notevole cross-reattività tra graminacee appartenenti alla stessa sottofamiglia.

Pollini di alberi

Le allergie ai pollini di alberi sono in aumento. Le famiglie maggiormente incriminate sono:

  • Betulaceae (Alnus, Betula);
  • Cupressaceae (Chamaecyparis, Cupressus arizonica, Cupressus sempervirens, Juniperus, Thuja);
  • Taxodiaceae (Cryptomeria);
  • Corylaceae (Carpinud, Corylus, ostrya);
  • Oleaceae (forsythia, Fraxinus, Ligustrum, Olea, Syringa).

Betulaceae, Corylaceae, Cupressaceae hanno una pollinazione precoce (tra Dicembre ed Aprile), dando origine a pollinosi atipiche nel periodo invernale.

Anche in questo case esiste una notevole cross-reattività tra specie della stessa famiglia. Ad esempio: betulla, ontano, carpino, nocciolo e olivo, frassino, ligustro.

Cupressaceae

La famiglia delle Cupressaceae comprende circa 30 generi, tra i quali il cipresso, il ginepro (Juniperus), la sequoia e le tuia (Thuja). Sono ampiamente diffuse in tutti i continenti.

Il polline del cipresso, in particolare, pianta a fioritura precoce (Febbraio-Marzo), pur essendo meno allergizzante rispetto alla parietaria, viene liberato in grandi quantità e può essere causa di pollinosi, prevalentemente di quadri clinici di oculo-rinite.

Ulivo

La pollinosi da ulivo/oleacee è di breve durata, limitata la periodo di pollinazione e prevalentemente nelle regioni del Sud Italia. Tuttavia, la liberazione dell'allergene in alte concentrazioni in un arco di tempo limitato rende la sensibilizzazione particolarmente fastidiosa.

Pollini di erbe

Le famiglie di Erbe di interesse allergologico sono:

  • Chenopodiaceae (Chenopodium, Salsola);
  • Compositae (Artemisia, Ambrosia, Taraxacum);
  • Urticaceae (Parietaria).

Sono specie spontanee, talora infestanti, la cui pollinazione può differenziarsi per periodo dell'anno e per durata. Le urticaeae, composte quasi esclusivamente dalla parietaria, sono le più interessanti in quanto causa di un'alta incidenza di sensibilizzazione nel Centro-Sud dell'Italia.

Parietaria

E' una pianta erbacea che cresce soprattutto su muri e rupi (detta anche «erba muraiola»), molto diffusa in Italia, soprattutto al Centro-Sud, sotto i 1000 metri di altitudine ed in Liguria.

La fioritura, perenne nell'Italia del Sud, è prevalente tra Maggio e Giugno nelle altre regioni.

Si identificano numerose specie: P. officinalis, P. lusitanica, P. cretica, P. mauritanica, P. soleirolii.

Pur rendendosi responsabile come altre pollinosi di sintomi di oculo-rinite e asma, la pollinosi da parietaria di distingue per maggiore insorgenza di asma bronchiale, manifestazioni di maggiore durata e spesso la presenza della parietaria come unico allergene sensibilizzante.

Ambrosia

E' considerata causa di una forma emergente di pollinosi, tipica del periodo estivo (fine Luglio-inizio Settembre), in cui la pianta vegeta sottoforma di cespugli e produce grandi quantità di polline. Infesta in campi di soia, mais, barbabietola, girasole ed i terreni incolti.

L'ambrosia presenta un'altissima capacità sensibilizzante, determinando quadri clinici di oculorinite e asma.

Cross-Reattività pollini-Alimenti

È frequentemente rilevata una cross-reattività tra pollini di alcune famiglie e vari alimenti vegetali. In pazienti sensibilizzati ad aeroallergeni, il contatto con alcuni vegetali può determinare una sindrome orale allergica con fenomeni irritativi a labbra e cavo orale.

Il sintomo più comune è il prurito al palato, ma può comparire anche gonfiore delle labbra, fino ad edema della glottide. A volte sono possibili manifestazioni cutanee o respiratorie (asma bronchiale).

principali cross-reattività tra pollini ed alimenti
BetullaceeGraminaceeUrticacee (Parietaria)Composite (Artemisia)Composite (Ambrosia)Corilacee (Nocciolo)LatticeAcari
Albicocca****
Ananas*
Anguria***
Anice**
Arachidi******
Arancia*
Avocado**
Banana******
Basilico**
Camomilla**
Carota******
Castagna****
Cetriolo**
Ciliegia*****
Fico*
Finocchio***
Fragola**
Gamberi*
Kiwi*******
Mandorla**
Mango****
Mela******
Melanzana*
Melone********
Miele**
Molluschi*
Nocciola**
Noce***
Olio Di Girasole**
Papaia**
Patata***
Peperone*
Pera*****
Pesca*****
Piselli**
Pistacchio**
Pomodoro******
Pompelmo*
Prezzemolo**
Prugna*****
Sedano********

La sindrome orale allergica si può manifestare pochi minuti dopo il contatto con alcuni alimenti nell'8-10% dei pazienti allergici a pollini.

E', pertanto, molto importante informare i pazienti di questa correlazione e sconsigliare il consumo di questi alimenti durante il periodo di pollinazione.

La tabella riassume le principali cross-reattività tra pollini ed alimenti

Di Stefania Miglietta

Commenti

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13 novembre 2014 - 16:03 | di lucia

salve da quest' anno per la prima volta soffro di rinite allergica dal mese di luglio ad ora! diciamo che rispetto a luglio va meglio, ma ho ancora il naso un pò tappato, vorrei sapere quanto può ancora durare..... è molto fastidioso e usare sempre spray sinceramente ho paura che rovina il naso..... grazie......

04 dicembre 2014 - 00:42 | di Stefania Miglietta

Gent.ma Sig.ra Lucia, è difficile ipotizzare una durata di questo disturbo che da poco la affligge. innanzitutto occorre capire quale sia la causa (se di natura allergica o meccanica/vasomotoria...); il periodo dell'anno che indica non è quello più classicamente interessato da pollinosi, ma sicuramente un prick test inalanti potrebbe guidare la diagnosi.
Le consiglio anche una visita otorinolaringoiatrica per verificare le caratteristiche della mucosa e se possano essere presenti altre giustificazioni al suo disturbo. Saluti. Doc.

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